Clownterapia
I clown-medici iniziano la loro attività di assistenza in ospedale proponendo al bambino di evadere per un momento dalla realtà dell'ambiente che lo circonda, e facendogli ritrovare i punti di riferimento del suo mondo fatto di colori, musica, magia e umorismo. Vestiti da clown con camici multicolori da dottori, si aggirano per i reparti pediatrici a visitare i piccoli pazienti ricoverati negli ospedali.
Tra le qualità indispensabili per questo tipo di lavoro figurano la capacità di saper ascoltare il prossimo, la sensibilità, la pazienza, la disponibilità, la serietà e l'amore per i bambini. I clown in corsia sono clown professionisti selezionati per il loro alto livello artistico e la loro sensibilità e sottoposti ad un corso sui comportamenti e le procedure da osservare all'interno dei vari reparti, seguendo inoltre regolari programmi di aggiornamento creativo e procedurale in modo da assicurare la più alta qualità di intervento, inoltre fanno cose che i medici non possono fare: prima di tutto sono dei clown e attraverso la comicità riescono a comunicare con i bambini di tutte le età.
Gli "interventi" dei Clown in corsia (trapianti… di nasi rossi, trasfusione… di cioccolata, ecc.) sdrammatizzano i trattamenti medici, anche i più seri e complicati, e riducono la paura e l'ansia associate alla degenza (Hodgkinsons, La Terapia del sorriso). I clown entrano nella stanza del bambino soltanto se invitati. E' questo l'unico caso in cui il bambino ricoverato può decidere cosa sia meglio per lui. Una "visita" del clown è proprio ciò di cui un bambino ha bisogno durante procedure dolorose o fastidiose oppure durante terapie prolungate nel tempo.
Tratto da: Terapia del gioco e trattamento psicologico attraverso il gioco di prestigio, Mario Occhipinti, 2001, Università di Roma "La Sapienza" facoltà di Psicologia indirizzo Psicologia Clinica, Sviluppo delle abilità sociali attraverso il Gioco di Prestigio
Dr. Mario Occhipinti